Lei non sapeva

Daniela Dessì

Poesia del concorso Violenza sulle donne

Donne

Un lamento straziato
lontano nel buio
oltre la siepe...
in fondo al dirupo
tra aguzzi crepacci
una pozza di sangue
apre una ferita
sul molle terreno,
nella voragine del buio
precipita
un corpo indifeso
colpito a morte.
Lama di vento tagliente
sul viso sfregiato
fende il silenzio,
terrificante oscurità
copre l'orrendo misfatto,
una pioggia di fango
seppellisce i resti
in fondo alla gola abissale,
cancella la traccia sospetta
l'impronta assassina
il marchio
di un'indole malvagia.
Non un fiore attecchisce
tra arbusti secchi
una torbida macchia
si mimetizza tra le fosche ombre
della notte,
anche la tua vaga taciturna
oltrepassa il confine del nulla:
passi macilenti,
un cuore tranciato
un'onda di ricordi
s'infittiscono,
non possono arginare
la marea nera del pianto.
A nulla valse lottare
dimenarsi con forza
unghie e denti affinare
per difendersi...
la mano colpevole strinse più forte
non ebbe pietà
di un'ingenua ragazzina
con sulle spalle lo zaino di scuola
chiusa nel caldo giubbino
adescata con sotterfugio
lungo la strada per rincasare.

Daniela Dessì

05/10/2014 06:09| 4| 3047

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Commenti di altri autori:

«Come si può abusare di una ragazzina ed ucciderla anche solo pensarlo fa rabbrividire.
Versi davvero ben stilati che commuovono e fanno riflettere... molto!
.»

Ventola raffaele (05/10/2014)

«Prende l'anima, escludo che questi esseri malvagi possano avere un cuore, nel decanto in versi mirabili nel contenuto, si denuncia la malvagità libidinosa di uomini mostri e assassini... notevole il disprezzo che racchiude questa sentita poesia... molto apprezzata per lo stile cui pone questo cruento umano orrore .»

Splendido Leotta Michele (05/10/2014)

«Un lamento straziato in una pozza di sangue... bastano queste poche parole per indicare e far capire tutta l'atrocità d'una tragedia. La dovizia di tanti particolari crudi e reali tocca veramente il cuore d'ogni lettore.»

Alberto De Matteis (05/10/2014)

«Come lama tagliente, questi versi affondano nel cuore, con tutto il dolore e l'orrore che un tale argomento può suscitare. Si resta disgustati e arrabbiati (aggiungo) di fronte ad una simile violenza!»

Gianna Occhipinti (10/10/2014)

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